“Salvi e Cristin… la la lala la….” così cantava la Gradinata Sud inneggiando alla coppia di attaccanti che tra gli anni 60 e 70 onoravano la maglia di una Sampdoria povera, ma orgogliosa e piena di dignità.
Ermanno Cristin ci ha lasciato nella giornata di ieri all’età di 74 anni, dopo una lunga malattia, raggiungendo nell’Empireo Blucerchiato il suo compagno di reparto Giancarlo Salvi, scomparso nel maggio del 2016.
Quello che i tifosi Blucerchiati ricorderanno sempre come “bisontino”, appellativo che gli era stato attribuito per la stazza corpulenta da grande centravanti, rientra a pieno titolo tra coloro che verranno consegnati ad imperitura memoria al ruolo di Bandiera dell’U.C. Sampdoria.
In otto anni di permanenza alla Sampdoria, tra il 1965 al 1972, totalizzò 32 reti in serie A (di cui 9 nella sola stagione ‘70/’71, che gli valsero il sesto posto nella classifica dei cannonieri di quella stagione), 3 in B e 2 in Coppa Italia.
Cristin amava visceralmente i colori Blucerchiati e nelle interviste alla stampa non ha mai negato quanto, quei colori che aveva indossato per 8 anni, fossero entrati nella sua pelle.
Partecipava spesso alle riunioni e alle feste dei tifosi e i tanti che sono andati in questi anni a trovarlo a San Giorgio a Nogaro, la sua cittadina in Friuli, hanno sempre trovato una persona disponibile e felice di ricordare gli anni in blucerchiato.
Addio “Bisontino”, in tempi nei quali i giocatori baciano ogni anno una maglia diversa dopo aver giurato eterno amore a ciascuna, ti assicuriamo che nei cuori di tutti i Sampdoriani tu avrai sempre un ruolo speciale, soprattutto per la tua grandezza di uomo, giocatore e per l’affetto che hai sempre avuto per noi tifosi e i colori Blucerchiati.