Una massa umana che scende fino ai vetri del settore ospiti del Paolo Mazza con la voglia di urlare, come da tempo non ci capitava, e di trasmettere ai ragazzi in campo quel coraggio che, inevitabilmente, fino a quel momento era mancato. Da qui dobbiamo ripartire oggi per rimettere la barca sulla giusta rotta. Qualcuno ha paragonato l’esultanza di lunedì scorso al boato che seguì la storica rete di Francesco Flachi a Perugia, quando nella stagione 2003-2004, nel corso di una partita durissima, il nostro numero 10 andò a prendere in cielo un pallone fantastico e, con la seconda rovesciata vincente, ci regalò un punto fondamentale per la stagione.
Il calcio vive di queste emozioni, sentimenti che ognuno porta dentro e desidera più di ogni altra cosa quando varca i cancelli dello stadio. Quest’anno tutto questo era mancato e per trovare una stagione altrettanto sciagurata dobbiamo risalire al campionato 1952-1953, quando alla decima giornata la Sampdoria si trovava a soli 5 punti e, proprio come ora, raggiunse gli otto punti all’undicesima giornata sconfiggendo in casa la Pro Patria per uno a zero. Per la cronaca in quella stagione la Sampdoria concluse il proprio campionato al dodicesimo posto e questo, per quanto valgano certe statistiche, deve darci fiducia e speranza per il futuro.
Detto questo le difficoltà sono sotto gli occhi di tutti e questa boccata di ossigeno deve, da un lato convincerci che non dovremo mollare mai, dall’altro non deve farci dimenticare di chi sia il primo responsabile dello sfacelo nel quale stiamo vivendo.
Sotto il profilo del sostegno alla squadra, insieme agli altri gruppi della Sud, abbiamo chiesto a tutti di portare la sciarpa blucerchiata consegnata in occasione del derby della passata stagione e di entrare allo stadio alle 14.00 in punto. SI tratta di un piccolo gesto per tutti che, tuttavia, potrebbe avere un grande effetto per una squadra che, come abbiamo detto, sta ritrovando coraggio e che ora più che mai necessita del nostro apporto. Non dovrebbe essere un grande sacrificio quello di indossare una sciarpa con i colori che amiamo, anzi dovrebbe essere un preciso impegno che dovremmo prenderci ogni domenica. Allo stesso modo riempire lo stadio prima del riscaldamento della squadra dovrebbe essere il desiderio di tutti; tutti dobbiamo far sentire ad una squadra che ha già tante difficoltà la voglia indomabile di fare una grande impresa. Non è mai troppo tardi per rialzarsi e combattere, ma indubbiamente il tempo non è nostro alleato quest’anno: le giornate passano e non possiamo sprecare nessuna occasione.
Il Mister sta lavorando predicando unità nella squadra e la stessa cosa dobbiamo fare noi. Ricacciamo indietro malumori e pessimismi; a Ferrara l’urlo del settore ospiti e della squadra davanti ai vetri del Paolo Mazza ha rappresentato un debole, ma significativo, soffio di vita per la Sampdoria, sta a noi, da oggi, far diventare quell’urlo una costante e dare vento alle vele Blucerchiate fino al raggiungimento dell’obiettivo.
(VERSIONE INTEGRALE SULLA NOSTRA FANZA CHE VERRA’ DISTRIBUITA DOMENICA IN GRADINATA SUD)
AVANTI MARINAI!!!