Abbiamo sempre considerato il tifo e la partecipazione un elemento essenziale del calcio. È quello che muove i sentimenti e le emozioni. Persone che si incontrano, vivono 90 minuti e oltre vicini, partecipano, urlano, cantano; oppure nei settori piu “moderati” siedono gli uni accanto agli altri scambiandosi opinioni, protestando contro l’arbitro, scattando in piedi e abbracciando il vicino per un gol. Siamo certi che è di questo che parlano tanti protagonisti, a cominciare dall’allenatore della nazionale, quando dicono “senza pubblico non è calcio”.
E allora lo diciamo chiaro:
Ad un metro di distanza, seduti e con la mascherina non è pubblico.
Io dentro, tu fuori non è pubblico.
Non parteciperemo a questo esperimento. Non aderiremo a guerre fratricide tra Sampdoriani per accaparrarsi il 20% dei biglietti.
Abbiamo voglia di tornare allo stadio, tanta, tantissima. Ma non così. Torneremo quando la situazione consentirà la partecipazione di tutti quelli che vogliono esserci. Se il calcio è obbligato a ripartire, nuovamente a tutti i costi, ed i motivi sono ormai ben chiari a tutti, non è affar nostro.
O TUTTI DENTRO O NESSUNO!
I Gruppi della Sud
Federclubs