“Trevor walks on water” recitava un motto popolare di chi quell’agosto del 1982 vide vestire la maglia Blucerchiata a quel grande “striker” britannico, capace di vincere due Coppe dei Campioni con il Nottingham Forest.
Anche in anni recenti la stessa frase era comparsa su magliette e bandierine portate allo stadio da chi era stato stregato dal gioco di gambe e dai goal di quell’attaccante gentile ed elegante. Fu uno dei grandi acquisti del Presidente Paolo Mantovani, impegnato in quegli anni a costruire quell’alchimia preziosa, fatta di giovani talentuosi e grandi campioni, che ci avrebbero regalato gli anni più belli della nostra vita. Trevor è stato il primo grande idolo di tanti giovani dell’epoca, che, in assenza di negozi ufficiali, acquistavano la maglia Blucerchiata nelle maglierie o nei negozi di articoli sportivi e ci facevano stampare sopra il nove di quel grande campione.
Oggi che questo indimenticabile mito dei tifosi Sampdoriani ci lascia, tutti riportano alla memoria le imprese più memorabili di Trevor e a noi viene in mente il goal segnato all’Inter nel 1983, che valse la nostra vittoria a San Siro. Quella volta Trevor segnò una doppietta e con il secondo goal si esibì in una serie di dribbling ubriacanti che fece urlare alla prodezza anche il normalmente compostissimo Sandro Ciotti. In un anno maledetto, che peggio non si può neanche immaginare, perdiamo un altro pezzetto del nostro cuore, l’acquisto che ci fece tremare di gioia e che portò tanti tifosi Sampdoriani all’aeroporto di Genova per accogliere quella leggenda vivente.
Nel 2012 Trevor era tornato a Genova e aveva salutato la Sud e i tifosi Sampdoriani in occasione del derby vinto per 3-1, probabilmente l’ultima occasione nella quale tanti con i capelli bianchi hanno potuto commuoversi vedendo sul prato il loro idolo, mentre spiegavano ai più giovani chi era e cosa rappresentava quel signore che mostrava con orgoglio la maglia Blucerchiata numero nove.
Caro Trevor, oggi ci lasci con il cuore spezzato, ma siamo certi che ovunque tu sia sarai consapevole di aver lasciato ricordi indelebili in tutti noi e che la tua storia sarà tramandata alle future generazioni di tifosi Blucerchiati.
Ciao Trevor e ricorda sempre che come cantava Carlo Celi: “nella Sampdoria ormai tu sei… Una bandiera della Sud”.